LEGGE DI BILANCIO PER IL 2023 LE DISPOSIZIONI PREVISTE PER LA SCUOLA Il 29 dicembre 2022 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 303, la Legge N. 197 relativa al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023. LE NORME CHE RIGUARDANO LA SCUOLA Discipline STEM Promozione dell’apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche nelle istituzioni scolastiche L’obiettivo è la diffusione nel sistema integrato di educazione e istruzione sino a 6 anni le competenze nelle discipline STEM. • È compito della Scuola di Alta Formazione prevedere attività di formazione dedicate alle discipline STEM e alle competenze digitali e alle metodologie didattiche innovative. • Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in riferimento alla promozione della parità tra donne e uomini in materia di istruzione e occupazione nel campo della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM) adotta le seguenti misure: a) entro il 30 giugno 2022: linee guida per l’introduzione nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche dell’infanzia, del primo e del secondo ciclo di istruzione e nella programmazione educativa dei servizi educativi per l’infanzia di azioni dedicate a rafforzare nei curricoli lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline STEM, anche attraverso metodologie didattiche innovative; b) azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte alle famiglie per incoraggiare la partecipazione ai percorsi di studio nelle discipline STEM, principalmente delle alunne e delle studentesse, superando gli stereotipi di genere; c) creazione di reti di scuole e di alleanze educative per la promozione dello studio delle discipline STEM; d) iniziative, anche extrascolastiche, per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado volte a stimolare l’apprendimento delle discipline STEM e digitali; e) stipulazione di protocolli di intesa con le regioni per il riconoscimento di borse di studio per gli studenti che decidono di intraprendere percorsi di studio e formazione nelle discipline STEM e in campo del digitale; f) iniziative volte a promuovere l’acquisizione di competenze STEM e digitali anche all’interno dei percorsi di istruzione per gli adulti. Organici dei Dirigenti scolastici e dei Direttori dei Servizi amministrativi (DSGA) Misure per la riforma della definizione e riorganizzazione del sistema della rete scolastica Gli organici dei Dirigenti scolastici e dei Direttori dei Servizi amministrativi (DSGA) sono definiti su base triennale (con eventuali aggiornamenti annuali), con decreto del MIM da adottare entro il 31 maggio (anziché il 30 giugno), e devono tenere conto: • della popolazione scolastica regionale (anziché di quella del singolo istituto); • della necessità di salvaguardare le istituzioni scolastiche dei comuni montani, delle piccole isole e delle aree geografiche con specificità linguistiche. Le regioni: provvedono al dimensionamento della rete scolastica nei limiti del contingente annuale entro il 30 novembre di ogni anno. Gli Uffici Scolastici Regionali: provvedono alla ripartizione dei contingenti. Decreto del MIM: nel caso in cui, entro il 31 maggio dell’anno solare precedente a quello di riferimento, non venga raggiunto l’accordo, i contingenti e la relativa distribuzione tra le Regioni sono decisi con un decreto del MIM, da emanare entro il 30 giugno (anziché entro il 31 luglio), sulla base di un coefficiente non inferiore a 900 e non superiore a 1.000. Si tiene conto: • del numero di alunni iscritti nelle scuole statali su base regionale e dell’organico di diritto dell’anno scolastico di riferimento; • della densità di abitanti per Km2 che garantisca a tutte le Regioni, nell’anno scolastico 2024/25, almeno il numero di istituzioni scolastiche calcolato applicando i coefficienti di 600 unità, ridotto a 400 unità nei casi previsti e comunque entro i limiti del contingente complessivo. Per i primi sette anni scolastici: al fine di garantire una riduzione graduale del numero delle istituzioni scolastiche per ciascuno degli anni scolastici considerati, si applica un correttivo non superiore al 2% anche prevedendo forme di compensazione regionale. Per l'a.s. 2023/2024: restano fermi i relativi parametri di 600 e 400 unità; Per l'a.s. 2024/2025: i criteri per la definizione del contingente organico e la sua distribuzione tra le Regioni definisce un contingente organico, comunque, non superiore a quello determinato dall'applicazione dei coefficienti di 600 e 400 unità; Dall'a.s. 2025/2026: il decreto di definisce un contingente organico, comunque, non superiore a quello sulla base dei criteri definiti nell'anno scolastico precedente. Eventuali situazioni di esubero trovano compensazione nell’ambito della definizione del contingente. I risparmi determinati dalla riduzione delle autonomie scolastiche e quelli determinati dalla mancata assegnazione dei dirigenti scolastici e dei Dsga alle scuole con numero di alunni inferiore ai 500, confluiscono: • nel Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche; • in quello della dirigenza scolastica (FUN); • nel Fondo integrativo di istituto, anche con riferimento alle indennità destinate ai direttori dei servizi generali ed amministrativi; • nel Fondo per il miglioramento e la valorizzazione dell'istruzione scolastica (Legge 107/2015). Misure in materia di istruzione e merito Fondo di valorizzazione del personale scolastico È istituito un fondo con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2023, finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico (docenti e ATA), con particolare riferimento: • alle attività di orientamento; • di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica; • a quelle volte a definire percorsi personalizzati per gli studenti; • a quelle svolte in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). I criteri di utilizzo delle risorse sono da adottarsi entro 180 giorni, sentite le organizzazioni sindacali. Orientamento A partire dall’anno scolastico 2023/2024: • Nel primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado e in tutte le classi della scuola secondaria di primo grado: le attività orientamento consistono in moduli di trenta ore; • Nelle classi terze, quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado: le attività di orientamento consistono in moduli curricolari anche superiori a trenta ore (da inserire anche nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento); • In tutte le classi della secondaria di I e II grado: sono previsti interventi specifici di orientamento per gli alunni con disabilità certificata. Lavoratori fragili Svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile Per i c.d. lavoratori fragili il datore di lavoro, fino al 31 marzo 2022, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso adibizione a diversa mansione compresa nella medesima area di inquadramento, senza alcuna decurtazione della retribuzione. Si tratta di lavoratori dipendenti pubblici e privati affetti dalle patologie e condizioni individuate dal decreto del Ministro della Salute di cui all’articolo 17, comma 2, del decreto-legge 221/2021 convertito, con modificazioni, dalla legge 11/2022. (es. pazienti con marcata compromissione della risposta immunitaria, trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva, patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, ecc.); Pazienti che presentano tre o più delle seguenti condizioni patologiche: cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumatia ostruttiva cronica, epatite cronica, obesità). In caso di esenzione dalla vaccinazione: soggetti con la contemporanea presenza di una delle seguenti condizioni: età maggiore di 60 anni; condizioni di cui all’Allegato 2 della circolare 45886/2021 del Ministero della Salute). Per la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche, affetto dalle patologie di cui sopra, è autorizzata la spesa di 15.874.542 euro per l’anno 2023. LE ALTRE NORME Finanziamento scuole paritarie • Stabilizzati i 70 milioni come fondo per la disabilità 2023-2025; • Stabilizzati i 20 milioni in più per la scuola dell’infanzia, che saranno incrementati a 40 milioni a partire dal 2024. È prevista una spesa complessiva di 646.523.089 milioni di euro per il 2023, 2024 e 2025. Misure in materia di pensione Pensione anticipata – Opzione donna – APE social Le novità riguardano: • Pensione anticipata flessibile In via sperimentale per l’anno 2023, possono conseguire il diritto a pensione anticipata coloro che raggiungono un’età anagrafica minima di almeno 62 anni e un’età contributiva di 41. Tale diritto potrà essere esercitato anche successivamente alla predetta data. • Opzione donna Le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, maturano 60 anni di età anagrafica e 35 di contribuzione, ridotta di 1 anno per ogni figlio nel limite massimo di 2 anni, optando per il calcolo contributivo, che si trovano nelle seguenti condizioni: ✓ soggetti che assistono il coniuge o un parente convivente di 1° grado con handicap in situazione di gravità; ✓ invalidi con riduzione delle capacità lavorative di almeno il 74%. • APE Social Trattasi di una indennità corrisposta per 12 mensilità fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. I fruitori devono possedere un’età minima di 63 anni con una contribuzione di almeno 30 anni. Le categorie interessate sono: ✓ disoccupati che hanno terminato l’ammortizzatore sociale; ✓ soggetti che assistono, da almeno 6 mesi, il coniuge o un parente di 1° grado con handicap in situazione di gravità; ✓ invalidi con riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%. Per coloro che svolgono attività usuranti (per la scuola il problema riguarda i docenti dell’infanzia e della scuola primaria) i requisiti sono: 63 anni di età anagrafica e almeno 36 anni di contribuzione. Una tantum per i dipendenti statali nel 2023 Stanziato un miliardo per il comparto pubblico da destinare, in attesa del rinnovo del contratto, ad una tantum per i dipendenti statali nel 2023. L’indennità è pari all’1,5% dello stipendio per le 13 mensilità con effetti esclusivamente ai fini del trattamento di quiescenza. Nomina organismi della Scuola di Alta Formazione È prevista • La nomina del Presidente della Scuola di Alta Formazione entro il 01/03/2023; • La nomina del Direttore Generale entro il 01/03/2023; • La nomina del Comitato scientifico internazionale entro il 01/03/2023. Revisori dei conti Compiti e remunerazione Sono svolte - presso le istituzioni scolastiche - dai revisori dei conti le attività di attestazione della pubblicazione, della completezza, dell’aggiornamento e dell’apertura del formato di ciascun documento, dato ed informazione pubblicati da parte delle istituzioni scolastiche. Per tali attività, a decorrere dall’anno 2023, sono stanziati 4,2 milioni di euro all’anno del Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Dirigenti tecnici • Posticipata a gennaio 2024 l’assunzione dei primi 59 dirigenti tecnici a tempo indeterminato del MIM; • Posticipata al 2025 l’assunzione dei restanti 87 dirigenti tecnici; • Prorogato al 31 dicembre 2024 il termine di durata massima degli incarichi temporanei di dirigenti tecnici già attribuiti o da conferire da parte del MIM. Assegno unico C’è una maggiorazione dell’assegno per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari molto numerosi, con tre o più figli a carico, di cui almeno un figlio sotto i 3 anni. Gli aumenti spettanti alle famiglie in possesso dei requisiti previsti, rivalutati a norma di legge, saranno erogati a partire dalla mensilità di febbraio 2023, fatto salvo il diritto ad eventuali conguagli spettanti a decorrere da gennaio 2023. POSIZIONE DELLA FEDERAZIONE UIL SCUOLA RUA Lo scenario proposto dalla legge di bilancio approvata il 29 dicembre scorso quasi nulla prevede sulla scuola. Ulteriori milioni di euro (quasi 647 nel prossimo triennio!) andranno alle scuole paritarie per le quali sono stati anche stabilizzati oltre 120 milioni di euro derivanti dai fondi previsti dalle precedenti manovre finanziarie. Ciò non avviene per la scuola statale che, al contrario, subisce tagli - accorpando le scuole - dinanzi al calo dovuto alla natalità. Era necessario trasformare il problema della denatalità in una opportunità e non in una penalizzazione in modo da riportare le classi a un massimo di 20 alunni. Alle dichiarazioni devono seguire i fatti. Diversamente si tratta di sola campagna elettorale. 150 milioni di euro quale “fondo finalizzato alla valorizzazione del personale scolastico”. Il comparto istruzione e ricerca, per ciò che rappresenta, può e deve essere soggetto cui destinare nuove risorse - "soldi freschi, soldi nuovi” sono dichiarazioni del Ministro che invece non trovano riscontro nella manovra appena approvata. Nessun intervento sul precariato, sull’incremento dell’organico ATA indispensabile per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, per supportare il lavoro dei Dirigenti Scolastici sempre di più oberati di incombenze amministrative e burocratiche, sulla mobilità, sul concorso DS viziato da indagini giudiziarie, sul rinnovo contrattuale sia del personale che dei Dirigenti scolastici. Niente sul reclutamento. Nonostante i tanti proclami in campagna elettorale relativi all’abolizione delle cattedrali nel deserto che producono sprechi, invece si incentivano gli sprechi. Viene confermata l’istituenda scuola di alta formazione le cui nomine del Presidente, del direttore generale e del comitato scientifico internazionale dovranno essere effettuate entro il 1° marzo 2023 per la modica cifra complessiva di circa 1.200.000 Euro . Non un’alternativa alle politiche del precedente Governo ma in questo caso una negativa continuità che non ci fermerà - anche attraverso forme di dissenso e protesta tutt’altro che obsoleti e tramontati - nel rivendicare gli interventi urgenti da porre in essere sulla scuola a noi molto chiari: abolizione del precariato, abolizione dei vincoli sulla mobilità, incremento organico personale ATA e valorizzazione del personale tutto. Tutti interventi realizzabili se si decidesse di lasciare la scuola fuori dai vincoli di bilancio e dal patto di stabilità. Più coraggio, più fatti e più concentrazione sui veri problemi della scuola e meno tentativi di distrazione attraverso risoluzione di problemi non urgenti e di poco conto rispetto a quelli reali e atavici.